Autore: Redazione
05/05/2017

Rubicon Project archivia il primo trimestre a -34%; a pesare è soprattutto il calo del take rate

La società che ha da poco cambiato amministratore delegato, dovrebbe tornare a crescere nel 2018: per ora si concentra su server-to-server header bidding e audience guaranteed

Rubicon Project archivia  il primo trimestre a -34%; a pesare  è soprattutto il calo del take rate

Rubicon Project archivia il primo trimestre dell’anno con ricavi a -34% e pari a 46 milioni di dollari, e una spesa pubblicitaria in calo del 23% a poco meno di 192 milioni. La società ha superato le attese nonostante la riduzione del giro d’affari, ma per vedere gli effetti della cura del nuovo amministratore delegato, Michael Barrett, occorrerà aspettare ancora. Sotto la lente del mercato è il take rate, un parametro connesso alle fee calcolato dividendo i ricavi con la spesa pubblicitario, in discesa del 4% e pari al 23,7%. Come spiega un articolo di Adexchanger, le ragioni del declino delle entrate della società sono legate a tre principali motivazioni: Rubicon Project applica dei take rate più contenuti nell’header bidding. Secondo, questa pratica vale anche per i private marketplace. Infine, una dinamica più competitiva nell’ambito dei marketplace sta ulteriormente abbassando il valore dei take rate. Il rosso è stato di circa 15 milioni. Le strategie Per il ritorno alla crescita, ha spiegato Barrett, occorrerà attendere l’anno prossimo, ma intanto la società è concentrata a intercettare le opportunità offerte dal settore in cui opera. Il ceo ha sottolineato come, nonostante la società sconti un ritardo nell’header bidding, sia invece all’avanguardia nell’header bidding server-to-server. Il prossimo passo in questo campo sarà attivare delle connessioni server-to-serve in un ambiente in app. Rubicon Project, poi, è interessata al segmento delle audience guaranteed, attualmente dominato da Google. Indipendenza? A gennaio il Wall Street Journal aveva rivelato la notizia per cui Rubicon Project stesse esplorando una cessione del business. Da allora niente è emerso, ma la competizione con AppNexus, che ha chiuso un accordo per l’ad serving di Axel Springer, si sta intensificando. In particolare nel campo dell’header bidding, dove quest’ultima società si è mossa con maggiore rapidità. Inoltre a febbraio News Corp ha ritirato la sua partecipazione, pari all’8%, in Rubicon Project, decidendo così di puntare solo sul rivale. A Barrett tocca un compito non semplice, ma gli asset e la considerazione di Rubicon Project nell’ambiente ad tech sono una buona base di partenza per costruire l’azienda del futuro.