New York Times, utile ma pubblicità in calo del 6,9% nel primo trimestre dell’anno
La raccolta su carta decresce ma è compensata dalle performance dell’adv internet. È atteso un rallentamento delle sottoscrizioni digitali
The New York Times ha superato le attese degli analisti nel riportare i dati di bilancio relativi al primo trimestre dell’anno: l’utile netto è stato pari a 13,18 milioni, o 8 dollari per azione, un netto balzo in avanti rispetto al rosso di 8,27 milioni di un anno prima. Il giro d’affari nei tre mesi è stato di 398,8 milioni, in progresso se comparato ai 379,5 milioni del pari periodo del 2016 e comunque al di sopra delle stime di FactSet. Tuttavia la raccolta è in calo del 6,9%, con la revenue cartacee a -17,9% compensate dall’incremento di circa il 19% del digital advertising, arrivato ormai al 38,2% dei fatturati pubblicitari complessivi. Mobile, programmatic e branded content sono gli elementi alla base della crescita del digital, mentre la raccolta sul sito cala. La voce altre entrate registra, infine, un +20,9%. Gli abbonamenti digitali sono stati 308mila, la crescita più grande di sempre, portando il totale a circa 2 milioni. “Questi risultati mostrano la forza attuale e il futuro potenzialedella nostra strategia digitale non solo per raggiungere un’ampia audience, ma anche per conseguire entrate sostanziali - ha spiegato nella nota a corredo dei risultati Mark Thompson, amministratore delegato di New York Times -. Nonostante la continua pressione sulla pubblicità cartacea, siamo stati in grado di aumentare le revenue complessive del 5% nel trimestre”. La compagnia ha detto di aspettarsi un rallentamento dello sviluppo delle sottoscrizioni digitali mentre si attende un declino della raccolta a una sola cifra per i prossimi tre mesi.