Il totale delle operazioni di marketing M&A è salito dell’88% nel primo semestre 2018, a 9,3 miliardi di dollari
Il numero di deal rimane stabile a circa 200, ma crescono le dimensioni. Il picco dipende dalle attività di acquirenti non convenzionali
Secondo il nuovo report pubblicato dalla società di consulenza di marketing R3 Worldwide, il valore totale delle operazioni di M&A nel settore del marketing è salito dell’88% nella prima metà dell’anno a 9,3 miliardi di dollari, rispetto al primo semestre del 2017. Il numero totale di operazioni è rimasto stabile a poco meno di 200, mentre, molte di queste sono cresciute in termini di dimensioni.
Attori non convenzionali
R3 osserva che questo picco di valutazione è stato in parte determinato da acquirenti “non convenzionali”, in particolare AT&T, che ha speso 1,6 miliardi di dollari per AppNexus, la società ad tecnologia che gestisce un mercato pubblicitario globale e fornisce prodotti e servizi aziendali per gli operatori di mercato. Greg Paull, co-fondatore di R3 ha commentato: “La vera differenza quest’anno dipende dai compratori non convenzionali. Stiamo vedendo marchi come L’Oreal, Cars.com e AT&T diventare attivi nello spazio M&A di marketing per investire e costruire capacità interne sempre più efficienti”.
Player tradizionali
Anche i player regolari in campo sono rimasti attivi - come Accenture, che ha concluso tre operazioni nel periodo, pagando un totale di 445 milioni di dollari. Anche alcune holding pubblicitarie, tra cui Omnicom, Hakuhodo e Interpublic, hanno incrementato le attività di fusione e acquisizione nel primo semestre dell’anno. E le attività di IPG non comprendono ancora l’acquisizione di Acxiom, avvenuta all’inizio di questo mese.