Dopo Disney, anche Comcast e Verizon in corsa per l’acquisto di alcune property di 21st Century Fox
Come emerso di recente da un report di CNBC, Walt Disney avrebbe avviato delle trattative con 21st Century Fox per acquisire un certo numero dei suoi media asset, tra cui lo studio cinematografico e alcune reti via cavo lasciando alla conglomerata americana dell’entertainment solo un’entità focalizzata su notizie e sport. Nonostante pare che l’acquisizione della 21st Century Fox da parte della Walt Disney Pictures sia ancora possibile, CNBC conferma che sul dossier Fox ci sarebbero altri due pesi massimi dei media a stelle e strisce in corsa, ossia Comcast Nbc Universal e Verizon Communication Inc. Anche in questo caso, secondo il Financial Times, ci sarebbero stati degli incontri.
Criticità
Un accordo Comcast-Fox porterebbe gli stessi problemi di regolamentazione che Disney avrebbe nell’acquisizione delle attività della Fox, affermano le fonti. Disney sotto le regole degli Stati Uniti non potrebbe, infatti, possedere due reti di trasmissione. E questo sarebbe lo stesso nel caso di Comcast. Per questo, nessuna delle due società sta parlando di acquistare tutte le property Fox.
Intressi motivati
Comcast è proprietaria al 30% della piattaforma di streaming video Hulu, dove potrebbe beneficiare delle proprietà internazionali di Fox. Dall’acquisizione di NBCUniversal, avvenuta nel 2011, l’azienda ha aggiunto attività cinematografiche e televisive ai suoi asset, sia di programmazione di distribuzione. Ha acquisito, inoltre, DreamWorks Animation SKG Inc. nel 2016 per 3,8 miliardi di dollari e una partecipazione minoritaria in Partner Amblin di Steven Spielberg all’inizio di quest’ anno. Verizon si sarebbe, invece, affacciata all’accordo per lo streaming ai suoi abbonati mobile e l’acquisizione rappresenterebbe l’ago della bilancia per l’affermazione della company nel campo dell’entertainment.
Strategie di sopravvivenza
Dopo aver costruito, per tutta la vita, un impero dei media, Rupert Murdoch, proprietario di 21st Century Fox, deve decidere se i cambiamenti che si susseguono nel settore e che vedono gli spettatori abbandonare la pay TV tradizionale in massa, stiano mettendo troppa pressione sulle grandi società multimediali costrette a ripensare le proprie strategie di sopravvivenza. Una fin troppo logica reazione dei media tradizionali alle scelte strategiche di società native digitali come Amazon, Alphabet, Facebook e Netflix che da piattaforme di servizi online, attraverso sostanziosi investimenti in contenuti audiovisivi originali, si stanno sempre di più trasformando in media company vere e proprie. Mettere le mani sui cataloghi messi in piedi dalle major in un secolo e più di cinema significherebbe davvero dominare il mercato mondiale dei media.
Il dilemma di Murdoch
Ecco perché Murdoch, 86 anni, dopo decenni di acquisizione di proprietà televisive e cinematografiche, sta prendendo in considerazione di vendere alcuni dei suoi beni. Gli analisti ipotizzano che la mossa di Fox rappresenti un tentativo di mantenere le sue attività ad alto margine di profitto.