Autore: Redazione
29/11/2018

Condé Nast riunirà le attività internazionali e statunitensi. È già iniziata la ricerca del nuovo Ceo

Il Gruppo ha annunciato alcune novità strategiche volte a semplificare la struttura e contenere i costi. Al sostituto dell’a.d. Bob Sauerberg viene richiesta esperienza globale, in linea con i piani

Condé Nast riunirà le attività internazionali e statunitensi. È già iniziata la ricerca del nuovo Ceo

Importanti novità in casa Condé Nast. A partire dall’uscita del Ceo, Bob Sauerberg, è iniziato il conseguente processo di ricerca del sostituto. E ancora, è stata annunciata la decisione di riunire le attività locali, ossia statunitensi, con quelle di Condé Nast International, l’ala che riunisce tutte le pubblicazioni mondiali della società editoriale. Obiettivo è contenere i costi, semplificando la struttura e armonizzando le operazioni. L’attuale contesto vede performance dissimili per le divisioni: quella internazionale genera redditività, mentre quella statunitense risulta in perdita. Il sostituto di Sauerberg dovrà avere, dunque, una forte esperienza in campo internazionale, mentre a livello societario Jonathan Newhouse, già Chairman e Ceo di Condé Nast International, ha assunto la carica di Chairman del CdA. Ulteriore valore “Guardando oltre, il passaggio a un’unica azienda globale ci aiuterà a realizzare la nostra ambizione di offrire la massima qualità giornalistica, esperienze e valore al nostro pubblico, agli inserzionisti e ai nostri partner su tutte le piattaforme”, hanno dichiarato Jonathan Newhouse e Steven Newhouse, in una nota a nome del consiglio di amministrazione di Condé Nast, di proprietà della stessa famiglia. I due hanno aggiunto che l’operazione consentirà “di trasformarci più rapidamente per rispondere a nuove esigenze e in evoluzione e migliorando la collaborazione tra le nostre risorse in tutto il mondo”. Mercato in movimento In merito all’ipotesi di una cessione degli asset, Jonathan Newhouse ha fatto sapere che l’operazione non risponde a questo scopo e la società non è in vendita. L’attuale contesto mondiale ha visto il passaggio, a gennaio, del Gruppo Time in Meredith, che ha poi venduto singolarmente alcune riviste, tra cui Time Magazine e Fortune, a investitori privati. Secondo molti osservatori, la mossa di Condé Nast è una risposta al duopolio di Google e Facebook nel mercato della pubblicità online, di cui detengono una quota attorno al 70% a livello globale.