Autore: Redazione
06/11/2020

Anche quest’anno verrà Natale. Soprattutto per l’e-commerce

Le condizioni create dalla pandemia hanno migliorato la connettività domestica e le dotazioni informatiche delle famiglie. Che ora, bene attrezzate e guidate dalla parsimonia, sfrutteranno lo shopping online per i regali sotto l’albero

Anche quest’anno verrà Natale. Soprattutto per l’e-commerce

di Pietro Castagna

È la prima settimana di novembre. Oggi entrerà in vigore l’ultimo Dpcm, firmato dal capo del Governo Giuseppe Conte, che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene ogni Regione, e che resterà in vigore fino al prossimo 3 dicembre. I numeri della pandemia, in questa fase, salgono di giorno in giorno, mettendo alle strette le capacità di risposta del sistema sanitario nazionale. Eppure il 25 dicembre sarà Natale lo stesso. E ci mancherebbe altro, per il valore religioso e spirituale che questa ricorrenza comporta per il mondo cattolico. Il Natale che invece quest’anno è in forse è quello consumistico, almeno con i budget e le modalità cui ha sempre abituato i commercianti. Niente spese pazze, insomma, o molto poche, e molto poco tempo da passare a caccia di doni per negozi. Anche per queste ragioni questo 2020, non c’è niente da fare, è proprio l’anno dell’e-commerce: conveniente, sicuro e rapido, con buona pace dei corrieri. La società specializzata Salesforce, proprio in questi giorni, ha rilasciato le proprie previsioni sulle tendenze d’acquisto e le propensioni alla spesa di queste settimane che precedono il Natale. Un periodo che a livello globale, per le vendite online, dovrebbe comportare un’ulteriore impennata del 30% rispetto al 2019, e che farà segnare un nuovo risultato record, pari a 940 miliardi di dollari.

salesforce-icon-png-1

L’accelerazione tecnologica

Nel mentre le condizioni create dalla pandemia hanno prodotto la necessità, da parte delle famiglie, di dotarsi di apparecchiature elettroniche valide, capaci di non creare difficoltà ai figli impegnati con la Didattica a Distanza e di consentire ai genitori di intrattenere con connessioni stabili qualsiasi call conference. Un dato, questo, che ha di fatto alzato il livello qualitativo delle dotazioni domestiche e ottimizzato la predisposizione degli utenti al loro utilizzo anche per lo shopping online. Ancora qualche numero. Secondo la società di ricerche di mercato GfK, nella settimana che va dal 19 al 25 ottobre, le vendite di prodotti di elettronica di consumo sarebbero cresciute ancora del 34,8%, con trend positivi sia online che offline. Un incremento che ha coinvolto tutti i principali comparti, con la sola eccezione della fotografia, che ha registrato una contrazione del -18,5%. Ancora una volta la parte del leone è stata interpretata da IT e attrezzature per ufficio (+96%), home comfort (+29,9%), grande e piccolo elettrodomestico, che hanno fatto segnare passi avanti, rispettivamente, del +24,4% e del +16,8%. Crescita a doppia cifra anche per il segmento Telecom (+13,5%) che – va ricordato – è il più importante per fatturato sviluppato. Anche il mercato dei tablet ha continuato a beneficiare della pandemia. La necessità di schermi più grandi di quello di uno smartphone per lavorare e fare lezione a distanza, nonché per intrattenersi a casa con contenuti musicali e audiovisivi, ha fatto crescere in modo netto le consegne mondiali di tablet, che nel terzo trimestre hanno fatto registrare un incremento del 24,9% arrivando a 47,6 milioni di unità. Secondo Idc sono state più che soddisfacenti le performance conseguite da Samsung, Lenovo e Huawei. Al primo posto tra le aziende produttrici resta però Apple: da luglio a settembre ha spedito 13,9 milioni di iPad, con un aumento del 17,4%, un incremento che ha il solo limite di essere inferiore alla media di mercato. Samsung, invece, ha scavalcato Amazon - che ha subito un calo dell’1,2% vendendo solo 5,4 milioni di pezzi - e riguadagnato la seconda posizione, grazie a una crescita dell'89,2% fino a 9,4 milioni di unità. Buono anche l’andamento di Huawei, che nonostante le sanzioni Usa ha brillato anche fuori dalla Cina. L'azienda di Shenzhen ha chiuso il trimestre in esame con 4,9 milioni di tablet consegnati (+32,9%). Chiude il quintetto di testa Lenovo, con un incremento del 62,4% a 4,1 milioni di unità.

albero-luminoso-natale-ufficio

Voglio una linea spericolata, voglio una linea come quelle dei film

Questa propensione generale all’acquisto registratasi a livello globale, oltre a riverberarsi nei trend emergenti nel nostro Paese, si è riflessa anche sui consumi di traffico dati. Anche se i mesi estivi hanno prodotto una loro attenuazione rispetto ai primi dell'anno - spiega l'Agcom – pur tuttavia la più intensa fruizione domestica di contenuti video in streaming, il telelavoro e la didattica a distanza hanno prodotto, nei primi nove mesi dell'anno, una forte crescita del traffico, aumentato giornalmente del 44,4% nella rete fissa e del 56,4% in quella mobile. Relativamente ai consumi unitari, si stima che nei primi nove mesi dell'anno il traffico per linea broadband nella rete fissa abbia raggiunto i 5,77 GB giornalieri, con una crescita del 40,2% rispetto al corrispondente valore del 2019: nella rete mobile il traffico dati giornaliero per sim "human" (ovvero escludendo le M2M) è valutabile in circa 0,27 GB giornalieri. Il trend positivo riguarda sia il canale online (+49,1% a valore) sia i punti di vendita tradizionali (+31%). In Italia le vendite risultavano già in crescita anche in Lombardia e Piemonte - regioni interessate da chiusure parziali durante i weekend nelle scorse settimane - anche se con trend meno positivi rispetto al resto del Paese.

L’acquisto è garantito

Ma torniamo alle attività di spesa direttamente influenzate dall’imminenza del Natale. Il Prime Day di Amazon ha comportato un inizio anticipato della stagione degli acquisti natalizi. Una tendenza che dovrebbe aumentare ancora, dopo le performance di ottobre. Salesforce stima infatti che il traffico digitale generato dalla Cyber Week abbia toccato un incremento del 28% anno su anno, performance ottenuta grazie dagli acquisti da smartphone e favorita dal fatto che meno persone, a causa della pandemia, si sono precipitate anzitempo nei negozi fisici durante il Black Friday. Qualche mese fa, all’inizio dell’estate, a livello globale le previsioni erano ancora buone e non discriminavano più di tanto il commercio analogico. Secondo Rakuten Advertising, a giugno, il 57% dei consumatori aveva in programma di acquistare qualcosa durante le giornate promozionali, nonostante il 40% degli intervistati ammettesse una sofferenza del reddito familiare a causa dell’emergenza Covid-19. E ancora: secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti e nel Regno Unito da GlobalWebIndex, fino a pochi mesi fa, il 44% dei consumatori riteneva di disporre dello stesso budget degli anni scorsi per il Natale 2020, anche se circa il 30% pensava comunque di comprare i regali in anticipo per risparmiare. Dalla stessa ricerca emergeva già, però, che il 58% dei consumatori avrebbe fatto i propri acquisti online piuttosto che in un negozio fisico (42%). Senza dubbio questo elemento è esacerbato soprattutto dall’andamento della pandemia, che non può non comportare maggiori preoccupazioni per la salute da parte dei consumatori, che cercheranno di stare al riparo dalle potenziali insidie insite nella frequentazione di qualsiasi luogo affollato. Fra i giovani la propensione potrebbe essere un po’ diversa, anche se l’e-commerce è particolarmente diffuso fra i ragazzi appartenenti alla Generazione Z e i Millennials.